Una madre crudele
Apparteneva alla stirpe divina dei Titani la bella Latona, ma errò a lungo attraverso tutte le terre e i mari prima di trovare uno scoglio che la ospitasse. Nessuno le concedeva asilo, poiché l’ira della regina degli dei lo proibiva.
Giunta sullo scoglio che l’accolse partorì i figli
generati da Zeus, Artemide dea della luna e poi, con
l’aiuto di Ilizia, dea del parto, Apollo dio della luce.
Lo scoglio che prima era errante si fissò al fondo del
mare e divenne l’isola che fu chiamata Delo “la
splendente” per aver visto la nascita di Apollo.
Orgogliosa dei propri figli Latona seppe che Niobe, figlia di Tantalo re di Lidia, si vantava di avere avuto più figli di lei e che per questo pretendeva di avere onori divini. Piena di ira e rancore decise di punire crudelmente Niobe per la sua superbia.
Le bastò alzare imperioso un dito per ordinare ad
Apollo e Diana di uccidere con le loro frecce i figli
della rivale. Per il dolore Niobe fu trasformata in
pietra, ma anche così continuò a piangere in eterno i
sui figli perduti.